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Accesso al Fondo di Garanzia per gli Intermediari Assicurativi

Usciranno nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana le modifiche al DL Liquidità (Decreto-legge n. 23 del 2020), tanto attese dagli Intermediari di Assicurazioni che si erano visti tagliati fuori dalla possibilità di accedere al Fondo di Garanzia nei modi e nelle condizioni indicate nel decreto stesso.

Nell’articolo 13, comma 1, lettera m) dopo le parole: «arti o professioni» sono state inserite le seguenti: «di associazioni professionali e di società tra professionisti nonché di agenti di assicurazione, subagenti di assicurazione e broker iscritti alla rispettiva sezione del Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi».

Si apre così l’accesso anche a queste categorie che erano di fatto rimaste escluse in prima battuta. Tale modifica, non di poco conto per i professionisti e le imprese del settore, è avvenuta nella tarda serata di martedì 20 maggio in commissione congiunta Attività Produttive e Finanze della Camera e approvata, insieme alle altre, in seduta plenaria alla Camera e poi al Senato per l’approvazione il 27 maggio.

Sollecitazioni delle Associazioni di Categoria

AibaAssociazione Italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni, di fronte alla negazione da parte degli istituti di credito della possibilità di accedere al Fondo di Garanzia per gli intermediari assicurativi, ha prontamente segnalato la problematica alle istituzioni, facendo notare come le oltre 2000 aziende di intermediazione presente sul territorio nazionale siano quasi totalmente rappresentate da PMI. Per le stesse è previsto per quest’anno una riduzione del fatturato tra il 20% e il 40% in seguito alla crisi economica determinata dall’emergenza sanitaria.

Anche ACB, Associazione di Categoria Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni, aveva inviato una lettera al Ministero dello Sviluppo Economico in rappresentanza per portare all’attenzione delle istituzioni la penalizzante limitazione presente nel decreto e in particolare delle “Disposizioni Operative” – che disciplinano il Fondo di Garanzia – in cui venivano esplicitamente esclusi dai beneficiari gli operatori con Codice Ateco corrisponde alle Attività Finanziarie e Assicurative di fatto paragonati alle Compagnie Assicurative.

È questa la dimostrazione di come le Istituzioni possano funzionare meglio se si pongono in ascolto degli operatori economici, di chi quotidianamente affronta le problematiche di un mercato in continua evoluzione, così gravemente provato dalle conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria in atto.

Fonti: AssinewsAssicuriamoci Bene